Nato nel 1952, abito a Pisano in Piemonte e realizzo sculture con rottami riciclati.
Assemblo pertanto pezzi di diversa origine e composizione, con cui ridò vita a nuove forme, che liberate dalla ruggine e rimesse a lucido, sono "imbellettate" con vivaci colori.
Nella scelta di dedicarmi al riciclo artistico dei rifiuti, forse, in maniera inconsapevole, ha influito la mia formazione professionale nel campo della Medicina Preventiva e Sanità pubblica, fra i cui ambiti di intervento c’è anche la tutela dell’ambiente.
Per approfondire il rapporto fra creatività e salute, ho frequentato la Scuola di Artiterapie Artile di Novara e l’Atelier di Arteterapia dello Spazio Vita Niguarda (MI) .
Ho effettuato volontariato in Centri per disabili, coinvolgendo i ragazzi in laboratori creativi.
A partire dal 2004 ho partecipato a numerose esposizioni e concorsi artistici.
Principali mostre a Milano, Torino, Novara, Genova, Venezia, Rovereto, Ferrara, Firenze, Lucca,Roma, Napoli, Salerno, Lecce,Rende, Reggio Calabria, Messina. All’Estero ho esposto a Parigi, al Principato di Monaco e nel Perigord (Francia).
« Paolo Lo Giudice ci accompagna, attraverso la sua ricerca plastica, in un mondo fantastico animato da una variopinta sequenza di soggetti, creati riformulando totalmente la realtà. L'abilità dell'artista si esprime nell'assemblare, saldando, incollando o avvitando, strumenti presi dalla vita di ogni giorno, che acquisiscono in questo modo una nuova identità espressiva . In questo minuzioso lavoro di ri-creazione, sembra di vedere all'opera un fine alchimista di sentimenti e sensazioni, che agisce col piacere di creare oggetti compositi e magici . Ogni oggetto racconta una storia, un frammento di vita dell'artista e nel momento in cui si fa opera, sembra evocare ricordi ed emozioni anche in chi guarda, producendo una stretta relazione d'intenti tra lui e chi guarda, in una sorta di dialogo poetico. È un profondo lirismo dunque quello che anima le opere di Lo Giudice, nella loro sintesi di antico e moderno, di nobile e di profano, un racconto vibrante di forma e di colori. »
Prof. Paolo Levi